New Moon dal punto di vista di Edward

a grande richiesta, la traduzione!

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  1. Lis&siL
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    Ed ecco a voi il punto di vista di Edward di New Moon tradotto dalla sottoscritta, e per questo motivo prendetelo solo come modello puramente indicativo!!!
    Trovate il testo originale qui: http://www.stepheniemeyer.com/pdf/nm_extras_rosalie.pdf

    E questa è la traduzine, buona lettura!^^
    CITAZIONE

    LA NOTIZIA DI ROSALIE

    Nella mia tasca, il telefono vibrò ancora. Era la venticinquesima volta in ventiquattro ore. Pensai di prendere il cellulare, almeno per vedere chi stava cercando di contattarmi. Forse era importante. Forse Carlisle aveva bisogno di me.
    Pensai a questa possibilità, ma restai fermo.
    Non sapevo dove fossi esattamente. In una qualche soffitta oscura, piena di ratti e ragni. I ragni mi ignoravano, e i ratti si tenevano alla larga. L’aria era impregnata degli odori forti della nafta, della carne rancida, del sudore umano, e dello strato quasi palpabile di sporcizia visibile nell’umidità, come una pellicola scura che ricopriva ogni cosa,
    Sotto me, un appartamento traballante di quattro piani, tenuti insieme per miracolo. Non mi curai di separare i pensieri dalle voci – emettevano una sorta di rimbombante clamore spagnolo mai sentito prma. Semplicemente, lasciavo che i suoni mi scivolassero addosso. Insensatamente. Tutto questo era senza senso. La mia stessa esistenza era senza senso.
    Il mondo intero era senza senso.
    Premetti la fronti contro le ginocchia, e mi chiesi quanto a lungo sarei riuscito a resistere in quelle condizioni. Forse era tutto inutile. Forse, se il mio tentativo era destinato a fallire in ogni caso, avrei dovuto smetterla di torturarmi e ritornare…
    L’idea era così potente, così risanatrice – come se contenesse un forte anestetico, lavando via la montagna di dolore che mi seppelliva – che rimanevo senza fiato, stordito.
    Potevo andarmene ora, potevo tornare indietro.
    Il volto di Bella, sempre dietro le palpebre dei miei occhi, mi sorrise.
    Era un sorriso di “bentornato”, di perdono, ma non aveva l’effetto che il mio subconscio desiderava avesse.
    Ovviamente non potevo tornare. Dopo tutto, che cos’era il mio dolore in confronto alla sua felicità? Lei DOVEVA sorridere, libera dalla paura e dal pericolo. Libera dal desiderio di un futuro senz’anima. Lei meritava di meglio. Quando avrebbe lasciato questo mondo, sarebbe andata in un posto che mi era stato precluso per sempre, non importava come avessi continuato a vivere la mia vita qui.
    L’idea di una separazione definitiva era assai più intensa del dolore che già provavo. Il mio corpo si scosse al pensiero. Quando Bella fosse andata al posto cui apparteneva, e io mai avrei potuto seguirla, non sarei rimasto con le mani in mano. Ci doveva essere oblio. Ci doveva essere sollievo.
    Questa era la mia speranza, ma non c’erano garanzie. DORMIRE, FORSE SOGNARE, Sì QUESTO E’ IL DIFFICILE, citai fra me.
    Anche quando sarei diventato cenere avrei ancora sentito il tormento della sua perdita? Rabbrividii ancora.
    E, dannazione, avevo promesso. Le avevo promesso che non avrei più ossessionato la sua vita, che avrei portato via i miei demoni oscuri. Non avrei infranto quella promessa. Non sarei riuscito a fare nulla di buono per lei? Minimamente nulla?
    L’idea di ritornare alla piccola e nuvolosa città che era stata da sempre la mia vera casa su questo mondo sepreggiò ancora fra i miei pensieri.
    Solo per controllare. Solo per verificare che stava bene, al sicuro, e felice. Senza interferire.
    Lei non avrebbe mai saputo che ero stato lì…
    No. Dannazione, no.
    Il telefono vibrò di nuovo.
    “Dannazione, dannazione, dannazione”, ringhiai.
    Potrei distrarmi, pensai. Diedi un colpetto al cellulare per aprirlo e vedendo il numero provai dopo quasi un anno il mio primo shock.
    Perché Rosalie mi stava chiamando? Era l’unica persona che probabilmente poteva gioire della mia assenza.
    Doveva essere qualcosa di veramente urgente se aveva bisogno si parlarmi.
    Improvvisamente preoccuapato per la mia famiglia, premetti il taso di ricevuta.
    “Cosa c’è?”, chiesi teso.
    “Oh, wow. Edward rispnde al telefono. Mi sento davvero onorata”.
    Non appena sentii il suo tono, seppi che la mia famiglia stava bene. Doveva essere semplicemente annoiata. Era difficile immaginare le sue motivazioni senza i suoi pensieri come guida. Rosalie non aveva mai provato grande affetto per me. I suoi impulsi erano si solito fondati sul più ritorto tipo di logica.
    Riagganciai bruscamente.
    “Lasciami stare”, sussurrai nel vuoto.
    Ovviamente il cellulare vibrò ancora. Avrebbe continuato a chiamarmi fin quando non fosse passata ad un’altra qualsiasi forma di comunicazione con cui infastidirmi? Probabile. Ci sarebbero voluti mesi prima che si stancasse di questo gioco. Giocherellai con l’idea di lasciarla sbattere contro i suoi futili tentativi per contattarmi… dopodiché sospirai e risposi.
    “Smettila”.
    Rosalie si affrettò a parlare: “Credo che ti interesserebbe sapere che Alice si trova a Forks”.
    Aprii gli occhi e fissai le travi di legno marcio a tre pollici di distanza dalla mia faccia.
    “Cosa?”. La mia voce era piatta, inespressiva.
    “Sai com’è Alice: crede di sapere tutto. Come te”. Rosalie ridacchiò senza convinzione. La sua oce aveva un taglio nervoso, come se fosse improvvisamente insicura di ciò che stava facendo.
    Ma la rabbia mi impediva di capire quale fosse il problema di Rosalie.
    Alice mi aveva giurato che avrebbe seguito le mie indicazioni riguardo Bella, benché non fosse d’accordo con la mia decisione. Aveva promesso che avrebbe lasciato stare Bella… finchè l’avessi fato io. Chiaramente, aveva pensato che alla fine sarei stato piegato dal dolore. Forse aveva ragione.
    Ma non avevo ceduto. Non ancora. Quindi cosa ci faceva a Forks?
    Volve strozzare quel suo collo magro. Non che Jasper mi avrebbe lasciato fare una cosa del genere: una volta percepita la furia, l’avrebbe spenta in me…
    “Sei ancora lì, Edward?”
    Non risposi. Mi pizzicai il ponte del naso con la punta delle dita, chiedendomi se fosse possibile per un vampiro avere un emicrania.
    D’altronde, se Alice era già tornata…
    No. No. No. No.
    Avevo fatto una promessa. Bella meritava una vita. Avevo fatto una promessa. Bella meritava una vita.
    Ripetei le parole come una mantra, cercando di sgombrare la mente dalla seduttiva immagine della finestra di Bella. La via d’accesso per il mio unico santuario.
    E senza alcun dubbio, ero disposto ad umiliarmi pur di tornare. Non mi preoccupavo di questo.
    Avrei potuto spendere felicemente la prossima decade sulle ginocchia a patto di stare con lei.
    No, no , no.
    “Edward? Sul serio non ti importa perché Alice è lì?”.
    “Non particolarmente”.
    La voce di Rosalie tornò alla compiaciuta inerzia ora, lieta, senza dubbio, di avermi estorto una risposta.
    “Bè, ovviamente, lei non ha esattamente infranto le regole. Voglio dire, t ci hai solo avveriti di stare lontani da Bella, giusto? Il resto di Forks non conta”.
    Sbattei le palpebre lentamente. Bella se ne era andata? I miei pensieri ruotarono intorno ad un’idea inattesa. Non si era ancora laureata, quindi doveva essere tornata da sua madre. Questo era positivo. Lei doveva vivere alla luce del sole. Era un bene che fosse stata in grado di buttarsi l’oscurità alle spalle.
    Provai a deglutire, e non ci riuscii.
    Rosalie trillò in una ristata nervosa. “ Quindi non devi essere arrabbiato con Alice”.
    “Perché mi hai chiamato, Rosalie, se Alice non è nei guai? Perché mi stai tormentando? Ugh!”
    “Aspetta!”, mi disse, sentendo, non a torto che stavo per agganciare di nuovo.
    “Non è questo il motivo per cui ti ho chiamato”.
    “Allora perché? Parla in fretta, e poi LASCIAMI SOLO!”
    “Bè…” esitò.
    “Sputa il rospo, Rosalie. Hai dieci secondi.”
    “Credo che dovresti tornare a casa”, disse frettolosamente. “Sono stanca di vedere Esme sempre così addolorata e Carlisle non sorridere mai. Dovresti vergognarti per quello che gli hai fatto. A Emmett manchi tanto tutto il tempo, e mi sta urtando i nervi. Tu hai una famiglia. Cresci e pensa a qualcos’altro oltre a te stesso”.
    “Interessante consiglio, Rosalie. Lascia che ti racconti una piccola storia riguardo una pentola e un bollitore…”
    “Io mi preoccupo per loro, al contrario di te. Non ti interessa quanto male hai fatto ad Esme, come nessun’altro prima d’ora? Ti ama più di chiunque altro tra noi, e tu lo sai. Torna a casa”.
    Non risposi.
    “Pensavo che una volta che tutta questa faccenda di Forks fosse finita, avresti dimenticato”.
    “Forks non è mai stato il problema, Rosalie”, dissi, cercando di essere paziente.
    Quello che aveva detto riguardo Esme e Carlisle aveva spezzato una corda. “Solo perché Bella”-era dura pronunciare il suo nome ad alta voce-“si è trasferita in Florida, ciò non significa che sono in grado… ascolta, Rosalie. Sono davvero addolorato, ma, credimi, non renderebbe nessuno più felice se fossi lì”.
    “Uhm…”
    Eccola, di nuovo quell’esitazione.
    “Cos’è che non mi hai detto, Rosalie? Esme sta bene? Carlisle…”
    “Loro stanno bene. E’ solo… bè, io non ho detto che Bella si sia TRASFERITA”.
    Non risposi. Ripercorsi la nostra conversazione nella mente. Sì, Rosalie AVEVA DETTO che Bella se ne era andata.
    Aveva detto: … tu ci hai solo avvertiti di stare lontani da Bella, giusto? Il resto di Forks non conta.
    E poi: pensavo che una volta che tutta questa faccenda di Forks fosse finita… Quindi Bella non era a Forks. Cosa voleva dire che Bella non si era trasferita? Poi Rosalie ricominciò a parlare in tutta fretta, pronunciando le parole quasi con rabbia questa volta.
    “Loro non vogliono che te lo dica, ma credo che sia davvero stupido. Più in fretta dimenticherai, prima le cose torneranno ad essere normali. Perché lasciarti deprimere intorno agli angoli oscuri del mondo quando non ce n’è bisogno? Puoi tornare a casa ora. Possiamo di nuovo essere una famiglia. E’ finita.”
    La mia mente sembrava sbriciolata. Non riuscivo a capire il senso delle sue parole. Era come se ci fosse qualcosa di molto, molto ovvio che mi stava dicendo, ma non avevo idea di cosa fosse.
    Il mio cervello giocava con le informazioni, costruendo strani disegni. Insensati.
    “Edward?”
    “Non capisco cosa stai dicendo, Rosalie.”
    Una lunga pausa, il tempo di pochi battito di cuore umani. “E’ morta, Edward”.
    Una pausa più lunga.
    “Mi… dispiace. Hai il diritto di saperlo, dopotutto. Bella… Si è lanciata da una scogliera due giorni fa. Alice ha visto tutto, ma era troppo tardi per fare alcunché. Credo che l’avrebbe aiutata, stando a quel che dice, se ne avesse avuto il tempo. E’ tornata per fare quello che può per Charlie. Sai quanto Bella si preoccupasse per lui…”
    Il telefono morì. Mi ci vollero alcuni secondi per realizzare che avevo riattaccato. Sedetti nell’oscurità per un lungo, agghiacciante momento.
    Era come se il tempo fosse finito. Come se l’universo si fosse fermato.
    Lentamente, muovendomi come un vecchio riaprii il telefono e digitai il solo numero che mi ero ripromesso di non chiamare mai più.
    Se fosse stata lei, avrei riagganciato. Se fosse stato Charlie, avrei preso le informazioni di cui avevo bisogno con un sotterfugio.
    Avrei rivelato il piccolo, ridicolo e insensto scherzo si Rosalie, poi sarei tornato alla mia inesistenza.
    “Casa Swan”, rispose una voce che non avevo mai udito prima. Una voce maschile, roca, profonda, ma ancora giovanile.
    Non avevo pensato a questa implicazione.
    “Sono il Dr. Carlisle Cullen”, dissi imitando perfettamente la voce di mio padre.
    “Potrei parlare con Charlie, per favore?”
    “Non è in casa”, rispose la voce, e fui leggermente sorpreso dalla sua ostilità. Le parole erano quasi un ringhio. Ma non ci badai.
    “Bene, dove si trova allora?”, domandai, cominciando a spazientirmi.
    Ci fu una piccola pausa, come se lo straniero volesse nascondermi l’informazione.
    “E’ al funerale”, rispose infine il ragazzo.
    Riattaccai di nuovo il telefono.

     
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  2. Lotty_Lotty
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    madòòòò bellissima vista dl punto di Ed *_*
    Me gusta proprio!
    E poi non vedo l'ora di leggere Midnight Sun...(anche se ora non c'entra molto XD)
     
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  3. Lis&siL
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    Oh ma allora qualcuno lo legge sto coso!! XD
    Credevo che dovessi chiuderlo.....

    Sì è proprio bello, ma è troooppo triste! §...§
     
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  4. vaNia‹•
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    madonnina che ragazzoincasinato che è eddy!
    a differenza sua bella sembra aver sofferto un decimo..
    è tristissimo il suo punto di vista ç_ç

    a rosalie avrei tirato volentieri un cazzotto per quanto è superficiale!! =.=
     
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  5. Lis&siL
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    ecco ecco lo vedi??? povero Ed!!! ç___ç
     
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  6. romantikdark
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    ma è bellissima la storia dal suo punto di vista*-*
    Perchè la Meyer la racconta dal punto di vista di quella cretina di Bella?
    Breaking Dawn farebbe un salto di qualità rispetto agli altri se lo narrasse Ed*-*
     
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  7. vaNia‹•
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    no no BD è di jake!!
    cmq si è affascinante anche il putno di vista di eddy.. xo in NM m'interesserebbe sentirlo soltanto all'inizio e alla fine! xk nel mezzo non penso abbia fatto molto oltre a cacciare Victortia.
     
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  8. Danatis
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    vero! struggente! grazie silvia....

    eppure, preferisco al fine di eclipse e i pensieri di jake! *__*

    Bello e brava silvi!!!
     
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  9. Lis&siL
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    Uh ma grazie! ^^
    Sono contenta che sia piaciuto!

    Magari lo avessi scritto veramente io... =_=" Ma va bene lo stesssoooo!!! XD
     
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  10. Genjo Sanzo Hoshi
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    Bellissmo *_*
     
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  11. Flora90
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    Molto Bello.
    Mi piace sempre leggere il punto di vista di qualce altro personaggio,che non sia Bella.
    Anche perche su di lei ci sono 3 libri sani.

    QUOTE
    E poi non vedo l'ora di leggere Midnight Sun...(

    Anche a me lotty.
    Leggendo questo pezzo,c'ho pensato. :D
     
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  12. coki9215
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    come si intitola questo libro?!?da dov l'hai tradotto?

    scusa ero distratta dalla lettura...ora ho visto da dove l'hai preso
     
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  13. Jennifer B. Lestrange
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    E' stupendooooooo!!!!!!!!
    Ed è proprio 1 mito... Ma Midnight Sun non sarà narrato dal punto di vista di Ed????????
     
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  14. _v!rGy_
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    arrivo un po' in ritardo in questa discussione...
    beh, quello che c'era da dire l'avete già detto voi: bellissimo!
     
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  15. vaNia‹•
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    CITAZIONE
    Ma Midnight Sun non sarà narrato dal punto di vista di Ed????????

    certo.. midnight sun è twilight dal punto di vista di edward!
    mentre questo è un pezzo di NM per farci capire meglio le senzazioni che ha ed e metterdi un po nei suoi panni!
     
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31 replies since 28/4/2008, 23:24   11833 views
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