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  1. lovejake
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    ragazze mi serve una mano....vorrei mettere in firma la parte di eclipse in cui bella e jake si baciano x 2 volta....gia postata in qsto forum stupendo :wub: :wub: ma nn so cm fare!!!!! ki mi aiuta???? grazie 1000!!!!!!
     
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  2. §§ Shilke §§
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    se è una gif la metti infrima come se fosse un'immagine^^
     
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  3. lovejake
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    no shilke,è una parte di testo tipo citazione XD grazie lo stesso
     
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    vadiamo un po' piccina, ci pensa la zia anya. qui sotto ti riporto tutta la parte, se mi dici quale vuoi esattamente te la preparo del colore che vuoi già col codice per metterla in firma.

    SPOILER (click to view)
    Jacob si dondolò sui talloni, poi si trascinò in avanti e coprì la distanza tra noi con tre grandi passi. Sapevo che avrebbe approfittato della situazione. Me lo aspettavo. Re-stai immobile - gli occhi chiusi, i pugni stretti ai miei fianchi - mentre con le mani cercava il mio viso e le sue labbra trovavano le mie, con un'avidità che non era lontana dalla violenza. Sentii la sua rabbia, quando con la bocca si accorse della mia resistenza passiva. Una mano si avvicinò alla mia nuca, l'altra mi afferrò brusca la spalla, mi scosse e mi avvinghiò a lui. Poi proseguì sul mio braccio, mi cercò il polso e lo sollevò a circondargli le spalle. Lo lasciai dov'era, il pu-gno ancora stretto, senza sapere dove mi avrebbe condotta il desiderio di-sperato di salvargli la vita. Nel frattempo le sue labbra, di una morbidezza e di un calore straordinari, cercavano di scatenare la reazione delle mie. Quando fu certo che non avrei lasciato cadere il braccio, mi liberò il pol-so e la sua mano si fece strada fino ai miei fianchi. La mano infuocata tro-vò un lembo di pelle all'altezza della vita e mi costrinse ad avvicinarmi e inarcare il corpo contro il suo. Le labbra si fermarono per un istante, ma sapevo che la fine era ancora lontana. Con la bocca seguì il contorno del mio mento, poi esplorò il profi-lo del collo. Lasciò i capelli, in cerca dell'altro braccio, che voleva strin-gersi al collo come il primo. Poi mi ritrovai le sue braccia attorno ai fianchi e le sue labbra all'orec-chio. «Puoi fare meglio di così, Bella», sussurrò tenebroso. «Ci stai pensando troppo». Sentii un fremito quando con i denti mi toccò il lobo. «Esatto», mormorò. «Una volta tanto, concediti di sentire ciò che senti». Scossi la testa meccanicamente, finché con una mano non tornò a strin-germi i capelli per tenermi ferma. La sua voce si fece acida. «Sei sicura di volere che io torni? Non è che in
    realtà desideri la mia morte?». Mi sentii scuotere dalla rabbia come da un colpo violento di frusta. Così era troppo: non stava giocando pulito. Avevo già le braccia sulle sue spalle, perciò gli tirai due ciocche di ca-pelli senza badare al dolore pungente alla mano destra e mi ribellai, nello sforzo di allontanare il viso dal suo. E Jacob fraintese. Era troppo forte per accorgersi che le mie mani, decise a strappargli i capelli alla radice, volevano fargli male. Scambiò la rabbia per passione. Pensava che finalmente stessi reagendo. Con un sospiro selvaggio riavvicinò la bocca alla mia, le dita affondate nella pelle dei miei fianchi. Lo scatto di rabbia sbilanciò il mio debole autocontrollo e la sua reazio-ne inattesa, estasiata, lo sconvolse del tutto. Se si fosse sentito soltanto tri-onfante, forse avrei resistito. Ma la spontaneità assoluta e indifesa della sua gioia improvvisa sbriciolò la mia determinazione, la mise fuori uso. Il cervello si scollegò dal corpo e mi ritrovai a baciare Jake. Contro ogni lo-gica, le mie labbra si muovevano assieme alle sue in una maniera strana e incomprensibile, mai sperimentata prima - perché con Jacob non dovevo stare attenta, e di certo lui non doveva esserlo con me. Strinsi le dita tra i suoi capelli, ma stavolta per avvicinarlo a me. Era ovunque. Il sole abbagliante inondò di rosso i miei occhi ed era il colore giusto, con tutto quel caldo. Il caldo era ovunque. Non vedevo, non sentivo, non provavo nient'altro che non fosse Jacob. L'unico frammento di cervello che manteneva un po' di lucidità mi urla-va domande. Perché non la smettevo? E, peggio ancora, perché non trovavo in me stessa nemmeno il desiderio di smettere? Non volevo che si fermasse: per-ché? Perché le mie mani gli stringevano le spalle ed erano felici di sentirle larghe e forti? Di sentire anche le sue mani sul mio corpo, e di desiderare che stringessero ancora di più? Domande stupide, perché la risposta era chiara: avevo mentito a me stes-sa. Aveva ragione Jacob. L'aveva sempre avuta. Era più di un semplice a-mico. Ecco perché non riuscivo a dirgli addio: ero innamorata di lui. Sì. Lo amavo, più di quanto avrei dovuto, e tuttavia non abbastanza. Ero innamo-rata di lui, ma ciò non bastava a cambiare nulla; era soltanto sufficiente a ferirci entrambi. A ferirlo, peggio di quanto avessi mai fatto.
    E, più di tutto, una cosa avevo a cuore: la sua sofferenza. Io meritavo ampiamente di patire ogni conseguenza della situazione. Speravo di stare male. Speravo di soffrire davvero. In quel momento era come se fossimo un'unica persona. Il suo tormento era sempre stato e sarebbe sempre stato anche mio ma, ora, la sua gioia era la mia. Anch'io ne provavo, eppure nella sua felicità coglievo un velo di sofferenza. Era quasi tangibile e mi bruciava sulla pelle come acido, in una lenta tortura. Per un secondo breve ma infinito, vidi una strada diversa srotolarsi al di là delle palpebre che sigillavano i miei occhi inondati di lacrime. Come se guardassi attraverso il filtro dei pensieri di Jacob, capii con esattezza a co-sa avrei rinunciato, cos'avrei perso malgrado la mia nuova consapevolezza di me stessa. Vedevo Charlie e Renée confusi in uno strano collage assie-me a Billy, Sam e La Push. Vedevo gli anni passare, e il loro passaggio si-gnificava qualcosa, mi cambiava. Mi vedevo assistita e protetta, nel biso-gno, dall'enorme lupo rossiccio e marrone che amavo. Per un minuscolo frammento di quel secondo vidi le teste ciondolanti di due bambinetti con i capelli neri che giocavano a rincorrersi nella foresta tanto familiare. Quan-do sparirono, portarono con sé il resto della visione. Poi, distintamente, sentii aprirsi una crepa nel mio cuore, mentre un suo minuscolo frammento si staccava da tutto il resto. Le labbra di Jacob si fermarono prima delle mie. Aprii gli occhi e lo tro-vai che mi fissava meravigliato e festoso. «Devo andare», sussurrò. «No». Sorrise, lieto della mia risposta. «Torno presto», promise. «Prima, però, una cosa...». Riprese a baciarmi e non c'era più ragione di resistere. Perché mai? Stavolta era diverso. Sentivo le sue mani lievi sul mio volto, le labbra calde e delicate, sorprendentemente timide. Fu breve, e tanto, tanto dolce. Mi avvolse tra le sue braccia e mi cullò stretta mentre mi sussurrava all'orecchio. «Questo doveva essere il nostro primo bacio. Meglio tardi che mai». Contro il suo petto, dove non poteva vedere, le mie lacrime si addensa-rono e scesero
     
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  5. lovejake
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    grazie mille anya...:D :D beh x il colore nn so....che ne dici di 1 a caso...tipo....rossiccio????? XDXDXD :P :P :P :D :D :D :D :D
     
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    ma tutto il pezzo è lunghissimo, dimmi quale parte vuoi
     
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  7. lovejake
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    parti da dove dice mi senti scuotere dalla rabbia,fino alla fine si può??? scusami
     
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    per me si può anche fare ma è onestamente un papiro! comunque se vuoi un consiglio una cosa di questo tipo:

    SPOILER (click to view)
    CODICE
    [size=3][font=Times][color=red]Con un sospiro selvaggio riavvicinò la bocca alla mia, le dita affondate nella pelle dei miei fianchi.
    Lo scatto di rabbia sbilanciò il mio debole autocontrollo e la sua reazione inattesa, estasiata, lo sconvolse del tutto.
    Se si fosse sentito soltanto trionfante, forse avrei resistito. Ma la spontaneità assoluta e indifesa della sua gioia improvvisa sbriciolò la mia determinazione, la mise fuori uso. Il cervello si scollegò dal corpo e mi ritrovai a baciare Jake. Contro ogni logica, le mie labbra si muovevano assieme alle sue in una maniera strana e incomprensibile, mai sperimentata prima - perché con Jacob non dovevo stare attenta, e di certo lui non doveva esserlo con me.
    Strinsi le dita tra i suoi capelli, ma stavolta per avvicinarlo a me. Era ovunque. Il sole abbagliante inondò di rosso i miei occhi ed era il colore giusto, con tutto quel caldo. Il caldo era ovunque. Non vedevo, non sentivo, non provavo nient'altro che non fosse Jacob. L'unico frammento di cervello che manteneva un po' di lucidità mi urlava domande.
    Perché non la smettevo? E, peggio ancora, perché non trovavo in me stessa nemmeno il desiderio di smettere? Non volevo che si fermasse: perché? Perché le mie mani gli stringevano le spalle ed erano felici di sentirle larghe e forti? Di sentire anche le sue mani sul mio corpo, e di desiderare che stringessero ancora di più?
    Domande stupide, perché la risposta era chiara: avevo mentito a me stessa. Aveva ragione Jacob. L'aveva sempre avuta. Era più di un semplice a-mico. Ecco perché non riuscivo a dirgli addio: ero innamorata di lui. Sì. Lo amavo, più di quanto avrei dovuto, e tuttavia non abbastanza. Ero innamorata di lui, ma ciò non bastava a cambiare nulla; era soltanto sufficiente a ferirci entrambi. A ferirlo, peggio di quanto avessi mai fatto.
    ...distintamente, sentii aprirsi una crepa nel mio cuore, mentre un suo minuscolo frammento si staccava da tutto il resto. Le labbra di Jacob si fermarono prima delle mie. Aprii gli occhi e lo trovai che mi fissava meravigliato e festoso.
    «Devo andare», sussurrò.
    «No». Sorrise, lieto della mia risposta.
    «Torno presto», promise. «Prima, però, una cosa...». Riprese a baciarmi e non c'era più ragione di resistere. Perché mai? Stavolta era diverso. Sentivo le sue mani lievi sul mio volto, le labbra calde e delicate, sorprendentemente timide. Fu breve, e tanto, tanto dolce. Mi avvolse tra le sue braccia e mi cullò stretta mentre mi sussurrava all'orecchio.
    «Questo doveva essere il nostro primo bacio. Meglio tardi che mai». Contro il suo petto, dove non poteva vedere, le mie lacrime si addensarono e scesero.[/color[/font][/size]
     
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  9. lovejake
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    grazie mille zietta è perfetto :D :D :D :D :wub: :wub: :wub: :wub: :woot: :woot: :woot:
     
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8 replies since 29/11/2009, 20:53   104 views
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