Twilight Saga #8 – New Moon parte terza: premere i pulsanti del citofono telepatico tutti assieme in un colpo solo
Penultima puntata di New Moon quasi tutta licantropocentrica, ci trovate dentro un difficilissimo rompicapo licantropesco, il magico mondo delle fiabe mormone, il licantropo yorkshire col fiocchetto, la citofonata telepatico-carpiata, l’equivoco telefonico mortale – ciliegina: l’intervento shock di Edduccio sul finale – e quindi sì, come dire, puntatona!
Sommario:
1) tzè, vampiro pusillanime 2) un licantropo Yorkshire 3) enigma complicatissimo! 4) gli gnometti, gli unicorni, i Teletubbies, Padre Pio 5) lo sfigatone paranormale 6) tutti i pulsanti del citofono in un colpo solo 7) la pubblicità di quattroruote, speciale interni 8) ero convinta che fossi morta sotto i ferri del dentista 9) OMFG! Edduccio! 10) la ballerina di oba-oba che fruga nella spazzatura
E vediamo com’è che va il primo incontro di Bella coi licantropi – dov’eravamo rimasti, ve lo ricordate?, c’è l’amichetta gay tappabuchi di Bella, Jacob aka il licantropo teenager, che poveretto soffre dei sintomi intestinali della pre-licantropite e s’è chiuso in casa, è sparito dalla circolazione; avvilita e annoiata Bella se ne va a passeggio sola soletta nel bosco – che ve lo dico a fare – in cerca di rogne: c’è uno dei vampiri cattivi del libro precedente, quello coi rasta, che passeggiava da quelle parti anche lui, ohilà qual buon vento!, e non ci pensa su due volte: se la vuole mangiare,
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“Ho molta sete, e tu hai un profumo davvero… dissetante“
il citofono telepatico s’attiva all’istante, la “voce vellutata” di Edduccio le grida scappa! minaccialo! digli che sei emofiliaca! non ti muovere! scappa!, ma non c’è via d’uscita, è in trappola: il vampiro cattivo si lecca i baffi e sta lì lì per zomparle addosso quando – miracolo! – alle spalle di Bella compare una cosona
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gigantesca, alta come un cavallo, ma molto più larga e muscolosa. Sul muso aguzzo spiccava un ghigno di incisivi affilati come coltelli
un licantropo!, no, più di uno!, un intero branco di licantropi!, il vampiro terrorizzato se la dà a gambe e i licantropi imbestialiti gli corrono dietro ricacciandolo nel fitto del boscume – Bella, che è salva, assiste immobile alla scena e quasi quasi ci rimane male, che vampiro è quello?, tzè, un vampiro pusillanime,
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Perché si ritirava? Certo, le dimensioni del lupo erano mostruose, ma in fondo era soltanto un animale
se ne torna a casa tutto sommato molto poco impressionata, yawn, racconta al padre sceriffo che ha visto nel bosco un branco di “lupi mutanti”, e poi basta, si dimentica della cosa,
Piuttosto, finalmente, dopo un sacco di tentativi andati a vuoto, Bella riesce a intercettare Jacob, che ha abbandonato l’eremitaggio al gabinetto e da qualche giorno s’è messo a girovagare per la città con una banda di indiani più grandi (per l’appunto, eh!, il suddetto branco di licantropi); Bella e Jacob non si vedono soltanto da qualche giorno eppure accidenti!, Jacob è cambiato parecchio, s’è tagliato i capelli (ve lo spiego subito – Stephenie Meyer lo spiegherà più avanti – il fatto è che se c’hai i capelli lunghi è un problemaccio: ti trasformi in un licantropo col pelo lungo, una specie licantropo-yorkshire, non ci vedi un piffero e non è per niente dignitoso),
Jacob è più “enorme” che mai,
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al posto della sua chioma lunga e folta c’era un taglio cortissimo, una macchia nera lucida come seta. Le guance sembravano indurite, contratte… invecchiate. Anche il collo e le spalle erano diversi, più robusti. Le mani, strette al bordo del finestrino, erano enormi, le vene e i tendini spiccavano ancora di più sotto la pelle bronzea
Bella gli chiede cosa c’è che non va, perché non vuole più vederla, se gli è passato il cagotto, ma Jacob non ha una gran voglia di parlare, non sembra di buonumore,
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Prese a pugni il tronco. Non era grosso, ma sottile e poco più alto di Jacob. Eppure restai di sasso quando lo vidi spezzarsi sotto i suoi colpi.
gli è successa una cosa che è un segreto, le spiega, non può parlarne per nessun motivo – e però aggiunge
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“tu sai già tutto, Bella! Non posso dirtelo, ma se tu indovinassi… risolverei il dilemma!“
suona come un indovinello!, astuto!, ma butta male: Bella già non ci sta capendo niente – cosa? dove? come mi chiamo?
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“Vuoi che indovini… cosa?” “Qual è il mio segreto!”
Jacob prova a darle una mano,
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Aspetta, vediamo se riesco ad aiutarti [...] Ti do qualche indizio
le ricorda quando assieme prendevano per il culo quell’antichissima leggenda indiana sui licantropi e sui vampiri – ebbene, le dice, metà di quella leggenda è sicuramente vera, lo hai scoperto da sola, i vampiri esistono sul serio!, mentre invece, ecco, per quanto riguarda l’altra metà della leggenda, ehrrr, devi arrivarci da sola – Bella ce la mette tutta, cerca di concentrarsi: leggenda sui licantropi – lupi giganti nel bosco – il vampiro che se la fa sotto e scappa – Jacob che diventa uno spogliarellista gay – Jacob che distrugge un albero a capocciate: eh? eh? eh? ti dice niente?
niente!, non c’arriva – emoticon di Bella che fissa ebete una dietro l’altra un’infinità di balle di fieno che le rotolano davanti fischiando – l’unico pensiero che riesce a formulare è: come fa Jacob a sapere che i Cullen sono dei vampiri?
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Nessuno ne era al corrente, tranne me
Jacob speranzoso (ma amaramente consapevole dei limiti della povera mentecatta) le consiglia di dormirci su,
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Devi rimettere in moto il cervello. So che puoi farcela
e infatti, per fortuna, le viene in soccorso il sogno rivelatore,
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“Jacob!”, urlai. Al suo posto era apparso un enorme lupo dal mantello rossiccio, con lo sguardo scuro e intelligente.
Un licantropo! Ma certo, un licantropo! Non bastano i vampiri, esistono anche i licantropi!, ma allora forse chissà – riflette Bella, lucidissima – forse allora è tutto vero, tutte le storie delle fiabe e delle leggende,
gli gnometti con le pentole d’oro sotto gli arcobaleni!, le fate!, gli unicorni!, i Teletubbies!, gli orchi!, Padre Pio!, l’omeopatia!, Giesù Cristo in America!,
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Era il segno che tutte le favole, persino quelle più incredibili, erano radicate in qualche verità?
Certo che però strano, eh, chi se lo sarebbe aspettato da uno come Jacob, una mezza calzetta del genere – da Edduccio invece sì, chiunque c’abbia quella sua misteriosità “di sottecchi” e quella sua voce vellutata e quei suoi capelli perfetti che stanno su pure con la pioggia, be’, non può che averci poteri paranormali, chiaro – ma un normalissimo qualunque zerbinotto sfigato come Jacob, bah, strano,
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non avevo mai dubitato, neanche per un istante, della superiorità e della diversità di Edward rispetto alla norma. Scoprire la sua natura non era stata una sorpresa… era ovvio che in lui ci fosse qualcosa. Ma Jacob, che era soltanto Jacob e niente di più? Jacob il mio amico? [...] Chiunque, ma non Jacob
Lui conferma tutto: è vero, sono un licantropo – siamo ancora amici? Be’, se quelli sono i tuoi compari licantropi,
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quattro ragazzoni mezzi nudi
siamo ancora amici sì! – e adesso che Bella e Jacob hanno fatto pace e tutto va bene, ok, è arrivato il momento di brindare con una citofonata telepatica a Edduccio, che sentirlo smadonnare le fa sempre piacere: stavolta Bella decide di fare le cose in grande, di premere tutti i pulsanti del citofono in un colpo solo, decide di buttarsi dalla scoglierazza alto duecento metri a picco sull’oceano durante un maremoto,
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Immaginai la libertà totale nella caduta… Immaginai la voce di Edward nelle orecchie: furiosa, vellutata, perfetta…
ci sarebbe in effetti qualcosina che le suggerisce di non farlo,
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le onde erano più infuriate di quelle che lambivano la spiaggia. Le vedevo schiaffeggiare gli scogli ed esplodere in grandi nuvole di schiuma bianca [...] Gli scogli erano una barriera di lame nere contro il cielo livido
Bella ci rimugina un po’ su, uhmmm
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Certo, sarebbe stato il gesto più stupido e irresponsabile mai commesso in vita mia
e con la sua caratteristica sagacia conclude
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Be’, perché no?
il citofono telepatico, ovviamente, va in tilt:
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“Non farlo!”, implorò. “Per favore!” “Fallo per me!” “No, Bella!”
Bella è in brodo di giuggiole… e salta!
sarebbe ovviamente annegata, non fosse per il solito immancabile provvidenziale servizievolissimo Jacob, che si tuffa e la salva appena in tempo. Ma la frittata è fatta: perché la vampira Cullen che prevede il meteo e le visite dal dentista (solo se già prenotate), quella che si chiama Alice, seppure lontana chilometri e chilometri, c’ha avuto la visione precognitiva di Bella che si getta dalla scogliera, ha pensato a un suicidio ed è subito corsa a Forks per tentare di fermarla: Jacob sta riaccompagnando Bella a casa quando incrociano una macchina inconfondibile, “una Mercedes S55 AMG”, è la macchina di Alice! – oh ecco, giusto il tempo per un trafiletto pubblicitario di Quattroruote,
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Ne ricordavo la potenza in cavalli e il colore degli interni. Il rombo potente del motore che faceva le fusa sotto il cofano. Il profumo corposo degli interni in pelle, gli speciali finestrini oscurati che trasformavano la luce di mezzogiorno in una sorta di nebbia.
è proprio lei, è Alice!, si riabbracciano commosse – Alice è confusa, secondo i suoi calcoli Bella dovrebbe essersi suicidata da un pezzo,
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A proposito, potresti spiegarmi come mai sei ancora viva?
le spiega perché è tornata a Forks:
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Ti ho vista buttarti in acqua e ho aspettato a lungo senza vederti riaffiorare [...] non ci ho pensato un attimo e sono salita sul primo aereo. Sapevo che era troppo tardi
e nonostante lo sanno tutti che basta il minimo imprevedibile ghiribizzo di un acaro sul tappetino d’ingresso dello studio del dentista per mandare in vacca le sue precognizioni, Alice ha avuto la bella idea di spargere comunque la voce del possibile suicidio di Bella, così che è arrivata fino alle orecchie del caro Edduccio – imparanoiatissimo! E qui entra in ballo il cervello sublimemente contorto di Stephenie Meyer, che ha fatto schiattare di crepacuore un anonimo amico signor nessuno del padre di Bella – tiè! – giusto in modo che se ne celebrasse il funerale precisamente quel giorno, quello del tuffo – squilla il telefono a casa di Bella e risponde Jacob, un’anonima voce maschile chiede del padre di Bella, Jacob gli dice:
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“Non è in casa. È al funerale”
e attacca. Chi era al telefono? OMFG! Era Edduccio! Quando Alice viene a saperlo Bella dà di matto, cosa avrà pensato Edduccio?, come ha fatto quel cretino di Jacob a non riconoscere la sua voce inconfondibilmente vellutata?, imbecille di un licantropo gay!, e adesso?, Alice prova a telefonare a Edduccio per sistemare la faccenda (Edduccio s’è trasferito in Sud America, dice Alice) ma non c’è verso, risponde una ballerina di oba-oba,
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“Edward non richiamerà.” “Non possiamo chiamarlo?” “Ha buttato il cellulare nella spazzatura, a Rio: ha risposto qualcun altro…”
Dove è andato?
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È partito per l’Italia
E’ andato dai Volturi, i vampiri mafiosi, per suicidarsi.
non perdetevi la prossima puntata: gran finale! come si rompono le palle a un vampiro a tal punto da costringerlo a massacrarti di botte – ma tanto non succede niente, magari!, alla fine si lovvano tutti quanti, BLEAH
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