#1. La saga in chiave comica

Da morire xD

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    "Fortunati? Nessuno di loro è più padrone di se stesso, ormai. E la cosa più assurda è che un gene li spinge ad esserne felici." Cit.Jake BD1

    Group
    Admin
    Posts
    21,406
    Reputation
    +749

    Status
    Slave genteeeee!
    Dopo secoli m'è venuto in mente di pubblicare i testi di un riassunto in chiave comica della saga, ed è stata proprio questa che, parlando di fan fiction qui, mi ha spinto a cercarne su Jacob e Bella e mi ha fatto approdare qui sul JBE nel lontano 2009 :<3:.
    I titoli sono originali e sono varie "puntate", per così dire, vi metterò sia il link della pagina originale, che i collegamenti ai vari topic che aprirò qui, così ce li avrete tutti sottomano.
    La prima volta che le lessi ero a lacrime, sono blasfeme e a volte volgari, ma sono divertentissime xD vi consiglio davvero di darci un'occhiata :D
    Buona lettura!!!

    Indice:

    FONTE
    Sei qui -> §Twilight Saga #1: Stephenie Meyer, l’autrice più mona
    §Twilight saga #2 – Incontriamo i vampiri mona
    §Twilight #3: il più pericoloso predatore glitterato di tutti i tempi
    §Twilight #4 – il chupacabra Sozzani Elkann
    §Twilight #5 – il succhiotto bimbominkia definitivo
    §Twilight Saga #6: New Moon parte prima, cioè la tua anima è più importante del tuo colino, volevo dire, del tuo cervello
    §Twilight Saga #7 – New Moon parte seconda: AHR?! (la licantropite si manifesta così, col cagotto)
    §Twilight Saga #8 – New Moon parte terza: premere i pulsanti del citofono telepatico tutti assieme in un colpo solo
    §Twilight #9 – New Moon parte quarta, Bud Spencer non approva il coitus interruptus
    §New Moon al cinema e le bimbominkia: “lascia perdere quella zoccola e togliti i boxer, che me fai sangue”
    §Twilight Saga – Eclipse parte prima: Cercai di capire razionalmente cosa avrebbe pensato un pesciolino
    §Twilight saga – Eclipse parte seconda: ninja! stalking! voyeur! umiliazioni! pedicure! Fonzie! preti pedofili!


    Twilight Saga #1: Stephenie Meyer, l’autrice più mona.

    ovvero: l’università dove ti controllano la lunghezza delle basette, Gesù Cristo che beve la Drive Beer, i sacri super-poteri dei piccioni in calore, lo scrittore impossibile, il profeta più scemo del mondo e tanto altro ancora

    Prima di cominciare a raccontarvi com’è che va la storia, pensavo, devo raccontarvi qualcosina della persona che ci sta dietro, Stephenie Meyer, perché ci sono un sacco di cose nei suoi libri – cose come: i ferocissimi caratteri di astinenza, castità, sottomissione (femminile), strizza dyvina, sofferente rettitudine, eternità, antiabortismo folle – che hanno a che fare con la sua religione, che è una religione molto stupida, molto arretrata bigotta totalizzante e super-restrittiva che si chiama mormonismo.

    stephenie_meyer


    Eccovi un sommario, così potete saltare qua e là come vi pare:
    1) l’università che ti spia la peluria
    2) i personaggi stronzi ma dal cuore d’oro
    3) l’angelo cazzaro e il profeta mona
    4) il teorema dello scrittore mormone
    5) ho sognato un vampiro coi capelli sporchi
    6) Gesù che beveva la Drive Beer
    7) il superpotere dei piccioni in calore
    8) il matrimonio immortale
    9) abbasso i froci
    10) la donnina invertebrata
    11) le femministe mormone
    12) gli incredibili cagacazzi

    Stephenie Meyer è una mormona che è cresciuta in una famiglia di mormoni e ha studiato in una università di mormoni, tale Brigham Young University, nella quale gli studenti devono rispettare un cosiddetto “honor code” che prevede proibizioni tipicamente mormone del genere: niente sesso, niente alcol, niente tabacco, niente caffè (o tè), niente parolacce, niente pornografia, niente youtube; e poi: onestà assoluta, partecipazione attiva alle cose della Chiesa, abbigliamento controllato, delazione per chi sgarra, niente barba o pizzetto, niente pantaloni attillati, niente pance di fuori, le basette mai più basse dei lobi dell’orecchio, cose così – depliant d’istruzioni della BYU:

    byu_volantini


    Stephenie Meyer va molto fiera della sua educazione mormona e se ne rende benissimo conto, sì, che c’ha una certa influenza sulle storie che scrive (cito da questa intervista):
    CITAZIONE
    Sono cresciuta in una comunità dove non era eccezionale essere una brava ragazza. Era scontato. Tutte le mie amiche erano brave ragazze, e anche tutti i miei fidanzati erano bravi ragazzi. Tutti quanti erano molto carini. E questo influenza il modo in cui scrivo i miei personaggi. Non ci sono molti cattivi nei miei romanzi. Persino i cattivi di solito hanno una buona ragione per esserlo, e alcuni di loro si redimono alla fine. Non credo che il mondo sia pieno di negatività.

    E già s’intravvede inequivocabile il profilo di chi – come Stephenie Meyer – è vissuto da sempre in un piccolo mondo asfittico e sigillato, finto, rigidissimamente convenzionale, ottuso e ipocrita, e ad un mondo schifoso fatto così ci si è piegato in tutto e per tutto, ci si sente a proprio agio, felice, realizzato, perfettamente in armonia cogli stupidi principi ultradogmatici che lo regolano [1].

    Ma cominciamo, vediamo un po’ com’è che funziona la religione di Stephenie Meyer, il mormonismo; partiamo dall’inizio, com’è che è nato – ve lo sintetizzo:

    joseph_smith


    c’era una volta un contadinotto ignorantello americano, Joseph Smith, che incontrò un angelo che si chiamava Moroni, e l’angelo Moroni gli disse “in quella collina là, quella vicino alla fattoria, sottoterra, ci stanno nascoste le tavole d’oro su cui c’è inciso il libro di Mormon, l’antico profeta israelita che coi suoi amici e parenti – nessuno lo sa, ma è così – arrivò in America nel quarto secolo dopo Cristo; e quindi va’, scava, prendi le tavole e trascrivile in americanese usando come guida traduttrice lo Spirito Santo, e poi fondaci su una religione, ché il libro di Mormon è il libro dettato da Dyo migliore di tutti, pure meglio della Bibbia – ma poi le tavole d’oro mi raccomando ridammele che me le porto via, non mi va che le fai vedere in giro”.
    Com’è ovvio, be’, che ve lo dico a fare, non è mai esistito alcun Mormon (il nome deriverebbe, secondo Joseph Smith, da “mor-mon”, una roba pseudo-egizia che significa, dice lui, “più buono”; ma noi sappiamo invece che no, sta per “more-mona”, cioè “più mona” – ah-ah, battutaccia) e poi, ovvio, non c’è mai stata alcuna tribù israelita americana mille anni prima di Cristoforo Colombo, non s’è mai vista traccia delle tavole d’oro e degli angeli e così via, tutti i tentativi di verifica archeologica e/o filologica delle storie e delle rivelazioni di Joseph Smith sono soltanto inutili vaneggiamenti di fedeli che insegnano (studenti disgraziati) nelle università di proprietà della chiesa – e comunque, ehi, volevo dire: riuscite a immaginare una storia più scema?, non è forse una cialtronata buona appena appena per un servizio tappabuchi di Voyager?, eccome se lo è!

    E possiamo quindi farci un’idea chiarissima delle capacità (dei limiti) di Stephenie Meyer narratrice: perché nessuno che abbia una minima idea di cos’è che fa funzionare un racconto, di cos’è che rende bella e interessante e degna una storia, potrebbe mai prendere letteralmente per buone – o anche solo starsene ad ascoltare seriamente (o peggio: venerare) – lo squallido accrocco di scemenze scombussolate di stampo paranormal-visionario-fanta-archeologico da quattro soldi che sono alle fondamenta del mormonismo (certe forme di cristianesimo, per lo meno, c’hanno un loro rudimentale fascino romantico fricchettone New Age, così come certi culti orientali – per lo meno)(da cui, quindi, enuncio il teorema: non esisterà mai un buono scrittore mormone).

    stephenie_meyer_bd


    Ma ok, scusate, veniamo alla cose interessanti, a quello che c’è scritto nel Libro di Mormon, parliamo di quei precetti che ritroveremo poi nei libri di Stephenie Meyer – ma prima, dimenticavo, un’analogia tra la genesi di Twilight e la fondazione del mormonismo: persino Twilight è nato così, con una visione, un sogno illuminante (e come la visione angelica di Joseph Smith, anche quella di Stephenie Meyer ha luogo in una foresta)(cito),
    CITAZIONE
    Ricordo la data esatta del mio sogno, era il 2 giugno 2003. Quella mattina mi sono svegliata con un sogno ancora fresco nella testa. Il sogno era vivido, forte, colorato… Era una conversazione tra un ragazzo e una ragazza che aveva luogo in un bellissimo prato soleggiato nel mezzo di una foresta buia. Il ragazzo e la ragazza erano innamorati, e stavano discutendo i problemi relativi al loro amore, visto che lei era umana e lui vampiro

    jesus_drink


    I precetti allora, ok, cominciamo – tenetevi forte. Dyo ha detto ai mormoni di attenersi a un “codice di salute” fisica e morale che si chiama “Parola di saggezza”, che include tutte quelle proibizioni di cui vi dicevo sopra a proposito dell’università, niente droghe alcol e caffè e tabacco (tutte cose che nei libri di Stephenie Meyer, per l’appunto, sono invisibili, non vengono menzionate nemmeno di striscio nonostante si parli di ragazzi giovanissimi [2]), e se provate a obbiettar loro che Gesù Cristo il vino lo beveva eccome, a-ah!, preparatevi al sorpresone: perché il vino di Gesù in verità era vino analcolico (cito),
    CITAZIONE
    Le scritture fanno capire che Cristo beveva il vino analcolico [...] infatti tutti e tre i Vangeli dove si parla dell’ultima cena, è sintomatico il fatto che non dice mai la parola vino. Matteo 26 : 27 – 29 Marco 14 : 23 – 25 Luca 22: 17 – 18 1) alzò il calice e lo diede agli apostoli, 2) conteneva frutto della vigna, altri traducono “prodotto della vite” ma mai vino. Era vino, sì ma analcolico.

    poi: vietata qualsiasi pratica sessuale fuori dal vincolo matrimoniale, astinenza e castità totali (sofferenze indicibili per il povero adolescente arrapato); permesso (e anzi: obbligo di) copula selvaggia e procreazione piccionara all’interno matrimonio,
    CITAZIONE
    Noi proclamiamo che il comandamento dato da Dio ai Suoi figli di moltiplicarsi e riempire la terra è sempre valido.

    no all’aborto (questo, vedrete, nelle storie di Stephenie Meyer genera situazioni splatter di natura direi psicopatologica),
    CITAZIONE
    Noi proclamiamo che i mezzi mediante i quali viene creata la vita terrena sono stati stabiliti divinamente. Noi affermiamo la santità della vita e la sua importanza nel piano eterno di Dio.

    mormoni_mutandati


    Il matrimonio è la cosa più importante del mondo, il vincolo più sacro di tutti, lo chiamano “eterno” e “celeste” e le anime gemelle resteranno sposate per sempre, anche dopo la morte, gli si dà un’enfasi mostruosa, tragica (vedrete in Twilight che roba),
    CITAZIONE
    Il matrimonio tra l’uomo e la donna è essenziale per la realizzazione del Suo piano eterno

    da qui, tra l’altro (cito),
    CITAZIONE
    Dichiariamo inoltre che Dio ha comandato che i sacri poteri della procreazione devono essere usati soltanto tra l’uomo e la donna che sono legittimamente sposati come marito e moglie. I figli hanno il diritto di nascere entro il vincolo del matrimonio e di essere allevati da un padre e da una madre che rispettano i voti nuziali con assoluta fedeltà.

    viene fuori una certa avversione mormonica per chiunque non aderisca allo stereotipo matrimoniale uomo-donna, c’è proprio il rischio di flagelli atomici e piogge di ranocchie:
    CITAZIONE
    ammoniamo che la disintegrazione della famiglia richiamerà sugli individui, sulle comunità e sulle nazioni le calamità predette dai profeti antichi e moderni

    meyer_stewart_pattinson


    e di conseguenza un’avversione particolare nei confronti degli omosessuali snaturati sfascia-famiglie (i mormoni sono stati tra i principali finanziatori – e, pare, Stephenie Meyer personalmente – del referendum californiano anti-matrimonio gay, la cosiddetta propositon 8)

    Anche le donne, però, non se la passano benissimo (cito):
    CITAZIONE
    Gli uomini devono tentare diligentemente di essere provveditori, di presiedere con equanimità sulla famiglia, e di sostenere le loro mogli come madri. Le donne devono amare i figli e sostenere i mariti nei loro doveri.

    le mormone – come l’invertebrata protagonista di Twilight, che è una Molly Mormon fatta e finita, incarnazione della perfetta schiavetta mammina decerebrata – da piccoline (dai tredici anni) vengono istruite ad hoc per fare quello che devono fare (cito),
    CITAZIONE
    a questa età c’è una separazione dei ragazzi e delle ragazze basata sui loro differenti compiti e sulle necessità diverse dei due sessi [...] le ragazze sono preparate, fra le altre cose, al loro probabile futuro ruolo di madre.

    e poi,
    CITAZIONE
    molte lavorano fuori di casa, ma le famiglie mormoni sono ammonite a non indulgere in ciò che spinge le donne a lavorare senza vero bisogno

    mormon_mommy


    pensate che addirittura le “femministe mormone” (sì sì, lo so, che volete, sono di quei paradossi spazio-temporali tipo i “cattolici gay”, facciamocene una ragione) considerano la protagonista di Twilight troppo scema, troppo passiva, troppo docile e sottomessa, e c’hanno ragionissima (cito)
    CITAZIONE
    In questo libro c’è tutto quello che non va nelle ragazze adolescenti. Rinforza alcune idee terribili come:
    1. Non hai bisogno di realizzarti davvero come donna, hai bisogno solo che un ragazzo intelligente, interessante e bellissimo ti ami.
    2. Sposarsi a 19 anni è un’ottima idea, se lui ti ama davvero.
    3. Una donna non ha nulla da offrire al mondo, a parte l’uomo che la ama.

    e come se questo non bastasse, be’, considerate che i mormoni sono pure dei rompipalle di prima classe, dei petulanti cagacazzi appiccicosi e viscidissimi – e in un deathmatch coi Testimoni di Geova, francamente, non saprei chi la spunterebbe.

    La prossima settimana: Twilight, un primo assaggio dal primo libro della saga.

    [1] ci sarebbe da chiedersi come mai, allora, una persona come Stephenie Meyer adori i libri di Jane Austen sopra ogni altra cosa – Jane Austen che, su mondi come quello di Stephenie Meyer, su una come Stephenie Meyer, c’avrebbe sputato sopra veleno – la risposta è semplice: Stephenie Meyer non capisce Jane Austen, non ci capisce proprio niente, e la dimostrazione lampante è il primo libro della saga, Twilight, che è dichiaratamente ispirato (lo dice Stephenie Meyer) a Orgoglio e pregiudizio: l’unica vaghissima attinenza che si può ipotizzare – altre non ce ne sono – riguarda la storia d’amore tra lui, che è figo ed è nobile ed è superiore, e lei, che invece è così così, sfigatella e mezza calzetta: e cioè, appunto, l’unica scema superficialissima ideuzza che il cervello atrofizzato di Stephenie Meyer ha potuto tirare fuori da Orgoglio e pregiudizio [torna su]
    [2] succede l’irreparabile: la protagonista di Twilight si beve una Coca-Cola (anzi no, blasfemia: due di fila!) – il libro viene ritirato dagli scaffali delle librerie mormone, che accusano Stephenie Meyer di scrivere “mormon porn”.

    Edited by Cristina Black - 29/12/2015, 12:18
     
    Top
    .
0 replies since 25/12/2015, 12:26   113 views
  Share  
.