Twilight Saga #7 – New Moon parte seconda: AHR?! (la licantropite si manifesta così, col cagotto)
E quindi insomma Edduccio se n’è andato chissà dove, l’ha mollata. Poi torna, sì, che sorpresa!, ma questa puntata no, ce la facciamo tutta quanta senza Edduccio, o meglio, senza Edduccio in carne ed ossa – la prima e ultima puntata senza quel suo “modo di guardare in su di sottecchi”, che perdita!, mi sembra giusto commemorare l’eventone irripetibile con un piccolo video in suo onore, ché non c’è storia, Edduccio/Patty rimane comunque e sempre nei nostri cuori (e nei nostri cervelli anche, telepaticamente – eh, già, vedrete più sotto),
è impossibile liberarsi di Edduccio, questa è la verità – le funz bimbominkia annuiscono gravemente, sì sì – sentite infatti che succede: Bella è distrutta, se ne sta chiusa in cameretta e piange per giorni interi, voglio morire!, la vita non ha più senso!, sigh sob buaaa, sono vedova!, settimane e settimane di depressione cupissima e fantasie suicide (una cinquantina di pagine che ti mettono addosso gli stessi identici sentimenti d’auto-annichilimento – quando si dice l’immedesimazione!), Bella raggiunge il culmine della deprescio suicida il pomeriggio di un brutto giorno, quando se ne esce a passeggiare con una compagna di scuola (Jessica) – passeggia passeggia, finiscono nel quartiere malfamato davanti al baretto più malfamato di tutti, che per l’appunto c’ha il nome sull’insegna che più esplicitamente malfamato di così, be’,
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L’insegna più grande, in verde brillante, era quella con il nome del bar: Pete il Guercio
perché nella testa del buon mormone zuccheroso che è nato e vissuto nei circoletti dei buoni mormoni zuccherosi funziona così, che alle cose cattive e malvagie e diaboliche la provvidenza dyvina gliel’ha fatto scrivere in fronte, che sono cattive e malvagie e diaboliche, così il buon mormone zuccheroso ci può stare alla larga – e di conseguenza Stephenie Meyer, che un baretto malfamato non l’ha mai visto neppure alla tivvì (ché le puntate di Friends gliele criptavano a mormolandia), si immagina una cosa del genere, un pozzo solforoso di pirati sbrodolanti grog con la benda sull’occhio e l’uncino e la gamba di legno – AHRRRRR – e i pirati guerci cosa devono fare?, fanno il loro mestiere!, adocchiano le due ingenue ragazzine e gli lanciano sguardacci monoculari di bramosa vogliosità assassina; “scappiamo! scappiamo!” ansima terrorizzata l’amica di Bella, ma lei però, Bella, fa resistenza, se ne rimane là impalata davanti ai pirati guerci sbrodolanti, è stranamente attratta da quel luogo blasfemo di dissoluzione fisica e spirituale (cosa ci sarà dentro quel baraccio malfamato, myo dyo!, tutto ciò che è proibito!, tutto!, uomini con le basette! videogiochi! cocacola non decaffeinata!) – è il diavolo subdolissimo che stuzzica la rettidudine del buon mormone: Bella quasi quasi sta per cedere quando improvvisamente
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“Bella, piantala immediatamente!”
E’ la voce di Edduccio! Ma cosa? Come? Dove? Non è possibile! La voce continua:
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“Torna da Jessica”, ordinò la voce, ancora arrabbiata. “L’hai promesso, niente di insensato o stupido”
Ma Edduccio non c’è, non c’è da nessuna parte! La voce è soltanto nella sua testa, è un’allucinazione – che cavolo succede? Succede che s’è attivato il citofono telepatico, che è in qualche modo collegato via satellite coll’anima di Edduccio; Bella esegue gli ordini del citofono e s’allontana dai pirati guerci – la voce di Edduccio si fa via via più fioca,
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La voce stava sfumando, come se qualcuno stesse abbassando il volume di una radio
oh ma vuoi vedere… Bella fa qualche passo in avanti verso i pirati guerci (che intanto si guardano perplessi l’un l’altro, AHR?!) e il citofono si riattiva,
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“Bella, girati!”, ruggì
Bella torna sui suoi passi e il citofono si spegne di nuovo, tombola!, evviva!, allora non tutto è perduto, c’è ancora un modo per comunicare con Edduccio, per godere almeno della sua “voce bassa e melodiosa, seducente” – salvo ovviamente interferenze di Radio Vaticana – è come il biiiip dell’Allegro Chirurgo, come averci nella testa un catechista mormone che ti dice no! questo no! non lo fare! no!, basta ficcarsi in una situazione di pericolo imminente, è ovvio, che ci vuole,
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una combinazione di adrenalina e pericolo, o forse semplice stupidità… che gran cosa scoprire la chiave delle allucinazioni!
semplice stupidità? ma allora è a cavallo, andiamo! Bella se ne torna a casa entusiasta, progettando pericolosissimi rettilinei in discesa coi carrelli della spesa
anzi no, sai cosa, mi compro una moto – adrenalina! pericolo! stupidità! non so andare nemmeno in bicicletta! – c’è un compagno di scuola che c’ha due moto scassatissime da buttare,
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“Se ne vuoi una, prendila pure. Mia madre ha costretto mio padre a spostarle in strada per farle portare via assieme alla spazzatura“. Diedi un’altra occhiata alle due moto e mi accorsi che erano in cima a un mucchio di rami morti e di resti di piante tagliate.
(incredibile che servizievoli gli immondezzari mmerigani, ti portano via pure le motociclette, e addirittura fanno la fatica di tirarle giù dalla cima dei cumuli di spazzatura – e che famiglie mmerigane intelligenti, eh, che mettono apposta le motociclette là sopra)(che ci volete fare, è il mondo attraverso l’immagiOnazione di Stephenie Meyer, è un mondo idiota) Bella prende le due motociclette scassate e decide di farsele riparare da Jacob, ve lo ricordate?, il bamboccio indiano della famiglia di licantropi anti-vampiri, che è un esperto meccanico – e negli ultimi tempi è cresciuto un bel po’, è diventato un cristone della madonna,
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sotto la pelle rosso-bruna delle braccia e delle mani spiccavano i tendini e le vene. Il volto era ancora dolce come lo ricordavo, ma i lineamenti erano più marcati, le guance più aguzze, la mascella quadrata [...] Più di un metro e novanta
Bella già pregusta il triangolo
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Scossi la testa, incredula. “Sei enorme”
Passano parecchie giornate insieme a smanettare sulle motociclette e Bella si sente meglio, quel Jacob là non è mica male, la deprescio sta passando,
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Mi sentivo leggera e continuai a ridere per non farmi sfuggire quella sensazione.
e le allusione sessuali si sprecano, è tutto grosso quel Jacob là,
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Era stupefacente quanto fosse bravo con le mani. Sembravano troppo grosse, eppure compivano operazioni delicate con facilità e precisione
Jacob, che è innamorato, le fa da cagnolino di compagnia e da domestico super-servizievole, fa tutto quello che vuole lei, le sta sempre appiccicato; Bella ne approfitta ma non ci sta, volete scherzare: Jacob è il contrario di Edduccio, per niente sborone e ottuso e vanitosetto ma invece intelligente, aperto, divertente, amichevole e pure caldo – eh! – si sa, le funz bimbominkia se ne impippano di quelli così, che noia!,
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avrei desiderato che Jacob Black fosse stato mio fratello
Bella oppone alle avance di Jacob lo scusone paraculo, c’è troppa differenza d’età (eh già, che con quell’altro invece sì, sono coetanei) – lui ribatte
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“Non così tanto. Appena un anno e pochi mesi”
e allora sentite qua che scambio intelligente, che a vederli così, be’, sembrerebbero davvero fatti l’uno per l’altra, due imbecilli – dice Bella:
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“Certo, ma considerata la differenza di maturità tra ragazzi e ragazze non credi che l’età vada considerata come quella dei cani? Io, per esempio, è come se avessi circa dodici anni di più, no?”
Jacob preme astutamente sulla faccenda delle – ehm – dimensioni,
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“Okay, ma se proprio vuoi fare la difficile, allora devi anche considerare le nostre dimensioni. Tu sei così piccola che dal conteggio totale dovrei togliere dieci anni”
Ma non ha speranze, povero incompreso licantropo superdotato, è soltanto un patetico spasimante schiavetto che le sta facendo il lavoro aggratis – e finalmente, eccoci, le moto sono pronte, aggiustate e in pista, una strada sterrata da qualche parte nel bosco, Bella è pronta a riattivare il citofono telepatico:
si mette in sella, tira su il cavalletto, dà gas, e
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“Questo è un gesto insensato, infantile e idiota, Bella”, sbottò la voce vellutata
a-ah!, evviva, rieccolo!
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La moto, con un sobbalzo, mi fece saltare in avanti e mi disarcionò, per poi cascarmi quasi addosso
il citofono gracchia impazzito,
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La voce nella mia testa ringhiò assieme al rombo della motocicletta
Bella è al settimo cielo, non s’è fatta niente, raddrizza la moto e riparte a manetta – fortuna che Jacob le ha montato un razzo vettore (la moto!, che brutte storiacce: dyo ha detto a Joseph Smith che a loro, i mormoni, è permesso andarci solo se c’hanno le rotelle di sicurezza),
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presi il volo. Sentivo un vento che prima non c’era, che mi schiacciava la pelle sul viso e i capelli sulla testa, come se qualcuno li tirasse con forza [...] Gli alberi correvano ai miei fianchi, confondendosi in una muraglia verde. Ed era soltanto la prima marcia
Edduccio dal citofono le grida di fermarsi (è arrabbiato, ok, ma è comunque talmente sexy, I ALMOST WET MY PANTS!!!!),
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“Allora vuoi proprio suicidarti, eh? È questo che vuoi fare?”. L’altra voce parlò di nuovo, severa [...] La sua tremenda bellezza mi lasciava a bocca aperta
Bella tenta di fermarsi alla vecchia maniera, quella preistorica,
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“Freni, freni”, mormorai, e istintivamente inchiodai con il piede destro
e finisce a rotolarsi per terra, tutta illividita e dolorante, il citofono che sbraita parolacce (vellutate) a più non posso, che goduria! Adesso che ha scoperto il citofono telepatico e l’adrenalina e il pericolo e la stupidità che lo attivano, la vita di Bella cambia drasticamente in tutto e per tutto – per esempio al cinema (sempre in compagnia del coso, lì, il cagnolino maggiordomo) sceglie soltanto film idioti di un certo tipo, Steven Seagal,
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“Sei sicura di non voler andare a vedere Domani e per sempre? Ho letto ottime recensioni”. “Voglio vedere Sotto tiro“, insistetti. “Sono in vena di azione. Voglio vedere il sangue e le budella!”
Bella sembra aver raggiunto un bizzarro perverso equilibrio – citofono da una parte, schiavo dall’altra – quando però, all’improvviso, lo schiavo si sente male, all’inizio sembra niente di che, un semplice devastante cagotto, ma poi s’aggrava, pare c’abbia la mononucleosi, la mononucleosi?, Jacob si chiude in casa e sparisce dalla circolazione, non risponde al telefono, non vede più nessuno – Bella capisce che c’è qualcosa che non quadra,
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Della mononucleosi sapevo soltanto che si trasmetteva con i baci e ovviamente non era il caso di Jake
non può mica essere mononucleosi, no?, perché Jacob negli ultimi mesi ha fatto giorno e notte la sua amichetta gay tappabuchi, non ha mica dato baci in giro, come si fa?, e se non è mononucleosi, che roba è? – ve lo dico io: è licantropite, e ne parliamo la prossima puntata.